Gaio Aurelio Valerio Diocleziano fu l’imperatore che dominò Roma dal 284 al 305.
Di origine illirica, i suoi vent’anni al potere sono ricordati soprattutto per le sue riforme in campo civile e in quello militare.
Riorganizzò le divisioni provinciali dell’Impero, stabilendo una burocrazia mai vista fino ad allora e stabilì dei nuovi centri amministrativi a Nicomedia, Mediolanum e Antioca.

Fu in poche parole un autocrate e impose per sé stesso nuove forme di cerimoniali e di strutture architettoniche: le terme che poi presero il suo nome sono proprio una conferma tangibile di questa sua esperienza storica.
Le Terme di Diocleziano
Le Thermae Diocletiani rappresentano senza dubbio le più grandi terme della Roma antica.
La loro costruzione fu avviata nel 298, ma in realtà l’inaugurazione vera e propria avvenne soltanto nel 306.
L’intento iniziale era quello di unire idealmente i quartieri del Viminale, dell’Esquilino e del Quirinale, i più popolosi di Roma.
In particolare, emerge come la struttura sia stata dedicata ai cittadini quando Massimiano Augusto ritornò dall’Africa, in modo da ricordare il fratello con un’opera di immane grandezza e sontuosità.
Le formi sono molto simili a quelle delle Terme di Caracalla, ma la grandezza è nettamente superiore, almeno due volte tanto.

La sfortuna ha voluto che nel corso del tempo esse scomparissero in maniera progressiva, visto che il loro marmo e gli altri materiali erano utilizzati per nuove costruzioni.
Nel ‘500, però, ci fu una sorta di riscatto, visto che le terme furono utilizzate di nuovo e le immense strutture edilizie sono giunte ai nostri occhi in tutta la loro fierezza.
L’architettura delle Terme di Diocleziano
Anzitutto, c’è da dire che l’acqua usata in queste terme era quella proveniente dall’Acqua Marcia e che giungeva direttamente da Porta Tiburtina.
Le Terme di Traiano furono il modello a cui ispirarsi.
L’esedra semicircolare e il calidarium con le tre tipiche nicche sono una derivazione dalla struttura, ma in tal caso l’ingegno degli architetti riuscì a comprendere che l’orientamento degli edifici doveva andare in direzione sud-est.
In questo modo che l’energia del sole potesse riscaldare il calidarium e lasciare alla sua normale temperatura il frigidarium.

La parte centrale delle terme è letteralmente dominata dalla basilica, mentre i vari bagni si trovavano lungo l’asse minore.
La parte più settentrionale del complesso, infine, è caratterizzata dai resti delle absdi del calidarium.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli
Questa chiesa ingloba il calidarium e parte del tepidarium: si tratta del risultato anche di alcune aggiunte e modifiche apportate da Michelangelo e dal Vanvitelli.
Questi artisti hanno donato all’ambiente tre volte a crociera.
Parte inoltre da qui il Museo delle Terme, un antico cortile colonnato in cui si possono ammirare gli elementi decorativi delle pareti e l’antica palestra.
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