Largo di Torre Argentina rappresenta una delle piazze più importanti di Roma.
Si tratta, in pratica, della “residenza” ideale di molti templi della capitale che risalgono al periodo repubblicano, ma in particolar modo i preziosi resti del Teatro di Pompeo.
Una volta giunti in pieno rione Campo Marzio, non distanti da Piazza Venezia e il Pantheon, si potranno ammirare tutte queste meraviglie.
La Storia di Largo di Torre Argentina
Il nome deriva dalla Torre Argentina, visto che il riferimento va alla città di Strasburgo, che si chiamava originariamente Argentoratum.
Nel 1503, il maestro di cerimonie del Papa, Johannes Burckardt, fece in modo che si costruisse direttamente dalla città francese un palazzo in Via del Sudario.
Questa fu poi nominata Casa del Burcardo, a cui fu annessa appunto una torre.

L’altra torre che si trova nella piazza non rappresenta quella che ha dato il nome all’intero luogo, ma la medievale Torre del Papitto.
Subito dopo l’unificazione italiana, si decise di ricostruire una vasta parte di Roma.
L’indagine archeologica permise di mettere alla luce la presenza di una vera e propria area sacra, della Roma repubblicana, con ben quattro templi.
Tra l’altro, Giulio Cesare venne assassinato ai piedi del Teatro.
I Tempi Romani di Largo di Torre Argentina
All’interno della piazza si trovano dunque ben quattro templi da visitare e ammirare.
L’intera area era stata delimitata a nord dall’Hecatostylum (composto da circa cento colonne) e dalle Terme di Agrippa, mentre il lato meridionale era letteralmente dominato dagli edifici ricollegabili al Circo Flaminio.
Infine, la zona si completa ad est con la vasta piazza del Porticus Minucia Frumentaria e ad ovest con il già citato Teatro di Pompeo.
Il primo tempio di Largo di Torre Argentina
Il primo tempio in ordine di apparizione è stato costruito intorno al Terzo secolo a.C. ed è probabilmente identificabile come il Tempio di Juturna (l’edificazione si deve all’architetto Quinto Catulo).
L’edificio che doveva celebrare in maniera magnifica la vittoria sui Cartaginesi nel 241 a.C.; successivamente, esso fu convertito in una chiesa.

Il secondo tempio di Largo di Torre Argentina
Il secondo tempio è una struttura circolare con sole sei colonne che sono ancora rimaste in piedi, opera ancora una volta di Catulo: si tratta dell’Aedes Fortunae Huiusce Dei, un tempio votivo.
La statua colossale che è stata rinvenuta nel corso degli scavi e che ora è conservata presso i Musei Capitolini era che la statua dedicata alla divinità.
Il terzo e il quarto tempio di Largo di Torre Argentina
Il terzo tempio doveva servire per la venerazione dell’antica divinità italica di Feronia, mentre il quarto tempo, può essere datato intorno al II secolo a.C.
C’è infine da sottolineare come in questa piazza sorga uno dei teatri più importanti della città, il quale ha preso nome appunto dal luogo in cui si trova, vale a dire il Teatro Argentina.
Altre informazioni nella nostra Guida su Roma.