L’Anfiteatro Flavio conosciuto col nome di Colosseo (questa denominazione si deve alla gigantesca statua di Nerone), è il più imponente monumento dell’antica città di Roma.
Ancora oggi simboleggia nel mondo la Città Eterna. E’ situato non molto distante da un altro luogo adibito ai giochi: il Circo Massimo.

Il simbolo di Roma: il Colosseo
I lavori per la costruzione dell’anfiteatro furono avviati dall’imperatore Vespasiano nel 72 d.C.
La vera e propria inaugurazione si deve soprattutto al figlio Tito (80 d.C.) grazie a una cerimonia con i giochi che costò la vita a ben cinquemila animali in una sola giornata.
Gli ultimi ritocchi al Colosseo, il quale poteva vantare una capienza di ben 55.000 spettatori, furono apportati da Domiziano, fino al momento della sua morte nel 96 d.C.
La struttura del Colosseo
Le arcate dell’anfiteatro sono supportate da tre stili di semicolonne e i muri sono costituiti da mattoni e tufo vulcanico, il tutto rivestito da blocchi di marmo.
La struttura, comunque, conobbe anche un profondo declino e degrado a partire dal Medioevo, quando furono saccheggiate numerose pietre per costruire nuove chiese e palazzi.
Si trattò di un vero e proprio scempio che proseguì per moltissimo tempo.
Questo fino al 1744, quando papa Benedetto XIV consacrò il monumento alla memoria dei martiri e fece installare una croce al centro dell’arena.
Ancora oggi esistono le quattordici stazioni della Via Crucis e i pontefici sono soliti utilizzare questo perimetro nei giorni pasquali.
La sistemazione del sito e i vari scavi, però, cominciarono soltanto verso la fine dell’800.

I giochi che si svolgevano nell’Anfiteatro
Per oltre mezzo millennio il Colosseo ha rappresentato per i romani un luogo in cui assistere a spettacoli e giochi molto in voga all’epoca.
Animali provenienti da ogni parte dell’impero, ma anche criminali, schiavi, i famosi gladiatori (immortalati per sempre dal celebre film di Ridley Scott nella figura di Massimo Decimo Meridio) e persino donne e nani.
La morte non era poi un evento così raro, anzi accadeva molto spesso che gli scontri finissero tragicamente.
Inoltre, venivano allestite delle spettacolari e avvincenti battaglie navali.
Ovviamente un gioco di finzione, ma comunque i romani erano davvero appassionati di questi scontri fittizi svolti in un Colosseo inondato d’acqua.
Naumachia e giochi nel Colosseo
Ancora prima della costruzione dei sotterranei dell’anfiteatro, l’arena poteva essere facilmente allagata e questo era reso possibile grazie a un complesso sistema di condutture.

Gli spettacoli che vedevano coinvolte le navi si chiamavano “naumachie” e riproducevano molto di frequente delle battaglie storiche e realmente accadute.
Il costo del biglietto, comunque, era piuttosto caro, anche perché si andavano a impiegare delle navi che erano curate in ogni dettaglio e che erano manovrate come se si trattasse di una vera battaglia.
Ci sono altre meraviglie da non lasciarsi sfuggire in questo caso: ad esempio, il turista potrà ammirare le celle sotterranee in cui erano rinchiuse le belve feroci e in cui si preparavano i gladiatori.
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